martedì 6 luglio 2010

Il pianto di un soldato

Il soldato cammina nel freddo vento d'inverno.
Valigie e borsoni, dentro la sua vita c'è...
Testa china, cuffia e sciarpa: "ma quanto freddo patirò
per andare a portare un po' di pace laggiù".

Con il gelo nelle ossa, il treno prenderà
e alla falce nera lui si avvicinerà.

Arrivato sul luogo subito si dirige
a dare la notizia al comandante.
"Sistema i tuoi effetti ed in branda vai,
domani al pedone tu giocherai".

Nella tenda lui sistema le fotografie,
oggetti cari per dolci smancerie.
Nel posarne una, la guancia si rigò:
"io a casa mai più tornerò".

Armato di paura e di tanta volontà,
con i camerati sa che morirà.
In prima linea si udì:
"no, no! Non vogliam morir..."

Dopo il grande frastuono,
urla di dolor
si alzarono piangenti, nel nero cielo laggiù.

Dio abbi pietà di noi, Dio accogli i figli tuoi.

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